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Regia:Isao Takahata Sceneggiatura: Isao Takahata Produttore: Ned Lott, Toshio Suzuki, Yasuyoshi Tokuma Casa di produzione: Studio Ghibli Genere: Fantasy/Surreale/Avventura Titolo Originale: Heisei tanuki gassen Ponpoko Nazionalità: Japan Anno di rilascio: 1994 Durata: 119 minuti
Trama
Un tempo, fino al secondo dopoguerra, la popolazione dei tanuki nelle aree attorno a Tokyo era molto numerosa. C'era spazio e cibo in abbondanza per tutti, ma quando attorno agli anni Sessanta iniziò un enorme processo di urbanizzazione, queste creature videro il loro spazio ridursi sempre di più, così decisero di ingaggiare una battaglia contro gli esseri umani per rivendicare i propri spazi, ma l'impresa si presentava estremamente ardua.
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Questo è uno di quei film Ghibli che non ho mai visto, ma che ho deciso di tenermi da parte per un momento particolare. Sono molto felice di averlo finalmente guardato, perché è sicuramente una pellicola che merita molto, seppure sia meno conosciuta di altre realizzate dallo stesso studio di animazione. Con la loro leggerezza tipica infatti, gli autori sono stati in grado di raccontare una storia che nasconde dei messaggi assai importanti, legati all'importanza di rispettare la natura e preservare il paesaggio dall'avanzata sistematica dell'urbanizzazione, non solo per noi, ma anche per le creature che ci vivono come appunto, i tanuki in questo caso. Perché se è vero che noi umani abbiamo bisogno di spazio per vivere, lo stesso è anche per loro e in teoria loro c'erano già prima di noi. Molto interessante anche l'aspetto che vede la comparsa di innumerevoli elementi legati al culto e alle tradizioni giapponesi, non solo per quanto riguarda l'abilità dei tanuki di trasformarsi, ma anche per quello che riguarda aspetti più piccoli, come il loro modo di vivere o di divertirsi. Sono rimasta inoltre molto colpita dal registro linguistico usato sia dalla narrazione che dai personaggi stessi, che ancora di più conferisce alla storia la sensazione di un qualcosa di altri tempi, anche se avendolo visto doppiato, non so se è stata una scelta libera di regia oppure una necessità per mantenersi il più possibile fedeli all'oringale. Nel complesso però è davvero un film piacevole, perfetto per quelle giornate in cui non si ha voglia di niente 🌼
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