A Cena con l'Asassino

Alexandra Benedict

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    Titolo: A Cena con l'Assassino
    Autore: Alexandra Benedict
    Genere: Thriller
    Ambientazione: Yorkshire, Regno Unito
    Tempo: Attuale
    Pagine: 285
    Casa Editrice: Newton Compton Editori
    Titolo originale: The Christmas Murder Game


    Lily Armitage se n'è andata da Endgame House ormai da parecchi anni e non ne ha più voluto sapere nulla di quella dimora. Troppi ricordi e troppo dolore che non è mai riuscita ad elaborare davvero.
    Quando però riceve l'invito a partecipare al tradizionale Gioco di Natale organizzato da sua zia Liliana, sa che non potrà sottrarsi a quel dovere, sebbene lo voglia, perché quell'anno il premio in palio è proprio la casa stessa e inoltre sua zia le ha assicurato che prendere parte al gioco è l'unico modo che avrà per scoprire cosa sia successo davvero a sua madre.
    Il gioco in apparenza è semplice: ci sono 12 chiavi nascoste in tutta la tenuta. Per ottenere la proprietà della casa è indispensabile trovarle tutte e scovare la stanza nascosta.
    Zia Liliana adorava organizzare questo tipo di giochi in famiglia, ma Lily sa bene che stavolta, senza la zia e con l'eredità in mezzo, tutto diventerà estremamente più complicato e pericoloso. Come finirà il gioco, lo saprà solo se avrà il coraggio di cominciarlo.


    :writing:

    Avevo adocchiato questo libro lo scorso anno in libreria, ma vista la lunga coda di prenotazioni che aveva nel sito della biblioteca, alla fine ho dovuto rimandare la sua lettura di un anno XD
    Devo dire che dal punto di vista narrativo, il romanzo si presenta come un giallo piuttosto classico, il tipico caso di un gruppo di persone riunite in una casa tagliata fuori da tutto e un delitto che turba la pace dei convitati, i quali cominciano a guardarsi tutti con sospetto, consapevoli che fra di loro si nasconde un assassino.
    Anche la parte descrittiva è buona, tutto è raccontato in maniera eccellente e con una tale cura che suscita l'interesse del lettore e lo sprona a voler sapere a tutti i costi come la storia va avanti.
    Personalmente però, trovo che nel suo complesso, non mi abbia soddisfatto tanto quanto mi aspettavo.
    Nonostante il personaggio di Lily sia molto interessante, in realtà non mi è parso avere quella caratterizzazione tipica da protagonista di un thriller che "conduce il gioco". A ben guardare, a parte risolvere gli indovinelli per trovare le chiavi, la si vede fare poco altro. Nonostante sia lì per scoprire i segreti dietro la morte di sua madre, non la si vede quasi mai intenta nell'atto vero e proprio di indagare, di ragionare, di capire, ma si lascia quasi sempre trascinare dalla corrente e la sua incapacità di prendere una posizione salda, la sua insicurezza su cosa fare di se stessa e del suo futuro, sarà quella che poi alla fine la metterà in pericolo.
    Per come è strutturato il racconto, Lily sembra solo una y/n di qualche ff, cioè un espediente metafisico usato per fare si che siamo noi attraverso di lei a vivere la storia in prima persona e capire noi chi potrebbe essere l'assassino, un'idea generale interessante, ma che secondo me finisce per penalizzare la stessa protagonista, che diventa quasi un personaggio di sfondo. Il problema è che nei thriller, se non c'è un personaggio forte a condurre le indagini e ad aiutare il lettore a tenere insieme i ragionamenti, tutto rischia di accartocciarsi un po', dunque questa scelta per quanto interessante, mi ha lasciata comunque perplessa per il modo in cui è stata sviluppata, proprio perché manca di tutta quella parte introspettiva in cui la protagonista riflette su ciò che sta accadendo, si pone delle domande, analizza gli indizi, formula delle ipotesi, magari ragionando fra sé e sé, confidandosi appunto col lettore e questo fa si che anche per il lettore stesso sia difficile capire chi potrebbe essere il colpevole.
    E' vero, alla fine io sono riuscita a capirlo lo stesso, solo perché ho messo insieme degli elementi che mi hanno insospettito, ma in realtà la cosa non mi ha soddisfatto granché, soprattutto perché la spiegazione del movente mi è sembrata un po' superficiale e raffazzonata. Anche i momenti di maggiore suspance, in realtà non erano così intensi, mancano totalmente di quella sensazione che ti fa trattenere il fiato e domandarti chissà cosa sta per succedere e purtroppo questa mancanza di drammaticità rischia di far sembrare la storia solo una specie di caccia al tesoro dove ok, muore qualcuno, ma va beh, dovevamo aspettarcelo probabilmente. Per dirla in parole povere, mancano totalmente la paura, l'angoscia, l'incertezza per il futuro, tutti sentimenti che dovrebbero passare al lettore dal protagonista, ma con la quale purtroppo non sono riuscita affatto ad empatizzare nel modo giusto.
     
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0 replies since 21/2/2024, 10:45   4 views
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