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  1. Yuri on Ice

     
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    Yuri-Main-Visual




    Genere: sport/slice of life/sentimentale/BL
    Autore:Sayo Yamamoto, Mitsurō Kubo
    Cosa trovo su di esso:
    - una serie anime composta da 12 episodi
    -Rating: VERDE
    -Nationality: Japan


    Trama

    Victor Nikiforov è il pattinatore migliore che la storia del pattinaggio artistico abbia mai visto, eppure nonostante questo, il ragazzo non sembra soddisfatto della propria carriera e a un certo punto sente di aver perso il giusto stimolo per scendere in pista.
    Contemporaneamente Yuri Katsuki è in una fase di discesa spaventosa, che lo porta a domandarsi se non sia il caso di ritirarsi dalle competizioni.
    A causa di una serie di eventi che si concatenano fra di loro, Victor scoprirà il potenziale nascosto di Yuri e ne rimarrà tremendamente affascinato, al punto di decidere di diventare il suo nuovo allenatore.
    Ma la strada per il successo è ricca di insidie e non priva di forti rivali.


    Personaggi Principali

    Victor Nikiforov: atleta russo, attualmente il pattinatore più forte a livello internazionale, sta attraversando un momento di crisi, come se totalizzare una serie di vittorie lo abbia un po' annoiato. Probabilmente è per questo che deciderà in maniera caotica e totalmente inaspettata di diventare l'allenatore di Yuki. E' un tipo bizzarro, decisamente eccentrico ed eccessivamente espansivo, è un trascinatore di prima categoria, ma nonostante tutto nasconde un animo ingenuo per cui non è possibile non volergli bene.

    Yuri Katsuki: atleta giapponese nato nella città di Hasetsu, si è poi trasferito a Detroit per inseguire il suo sogno di diventare un pattinatore artistico di successo. Nonostante grazie al suo impegno sia riuscito ad arrivare a competere a livello internazionale, sta attraversando un periodo di crisi dovuto a una serie di ripetute sconfitte da cui sembra non essere in grado di riprendersi. Ha sempre ammirato moltissimo Victor Nikiforov, ma di certo tutto si immaginava meno che quest'ultimo volesse diventare il suo allenatore. E' piuttosto insicuro e titubante, si fa spesso prendere dall'ansia e dall'incertezza, ma in Victor troverà un punto fermo.

    Yuri Plisetsky/Yurio: è un altro pattinatore russo, molto più giovane di Victor e Yuri, dato che a inizio storia deve ancora debuttare come senior, ma si è sempre dimostrato un portento, probabilmente l'unico in grado di tenere testa a Victor almeno in patria. Ha un carattere scontroso e arrogante, senza peli sulla lingua e non ammetterebbe mai di avere delle debolezze. Nonostante l'attrito iniziale, non potrà evitare di ammirare anche Yuri, nonostante lo consideri il suo rivale numero uno.

    Pichit Chulantot: pattinatore tailandese, è un amico di lunga data di Yuri, tanto è vero che erano compagni di allenamento a Detroit. Appare come un ragazzo solare e raggiante, molto sicuro di sé.

    Christopher Giacometti: pattinatore svizzero, è da sempre uno dei principali rivali di Victor. Non ha mai accettato il suo ritiro dalla pista, men che meno il fatto che abbia deciso di fare da coach a qualcuno come Yuri, perciò mostra spesso il suo disappunto comportandosi come un fidanzato geloso. E' convinto che se Victor vedrà quanto è bravo, cambierà idea e tornerà a pattinare con lui.

    Michele Crispino: pattinatore italiano, è un tipo piuttosto strambo e non esattamente facile da decifrare. L'unica cosa certa sul suo conto è il fortissimo sister-complex che lo affligge sin da quando era bambino e che non gli fa tollerare che la sorella minore Sara, anche lei pattinatrice, possa essere avvicinata da altri uomini.

    Seun Gil Lee: pattinatore coreano, di lui in realtà si sa poco e nulla, tranne il fatto che sia sempre piuttosto serio e che non paia un granché interessato a socializzare con gli altri.

    Jean Jaque Leroy: pattinatore canadese, è uno degli atleti più forti e pericolosi degli ultimi tempi. Ha un ego smisurato, da cui deriva una forte sicurezza di sé. A vedere come il pubblico lo acclama, più che un pattinatore sembra una rockstar.

    Otabek Altin: pattinatore kazako, anche lui come Lee, è sempre apparso come un tipo distaccato, eppure nonostante questo, improvvisamente riesce a legare proprio con Yurio.

    Yakov Feltsman: allenatore di Yurio ed ex allenatore di Victor, è rimasto molto scioccato dalla sua decisione di ritirarsi e diventare un coach, ma ha sempre pensato che il suo fosse uno sghiribizzo e che non facesse davvero sul serio. E' molto severo e implacabile.

    Voto: 6/10

    Ho voluto recuperare questo anime in questi giorni, visto che mi sembrava il momento ideale, visto che comunque siamo in inverno XD
    Ne ho sempre sentito parlare benissimo, dunque ero curiosa di vedere che cosa mi aspettasse ma devo dire che complessivamente, nonostante il potenziale, svariati aspetti mi hanno lasciato un pochino perplessa ^^"
    Partiamo dagli aspetti positivi, primo di tutti sicuramente il modo in cui è stato trattato il tema centrale, ovvero il pattinaggio artistico. Trattandosi di una serie spokon, devo dire che sotto questo lato non si possa dire assolutamente nulla. C'è stata molta attenzione dal punto di vista delle animazioni per fare in modo che ogni episodio desse l'impressione allo spettatore di stare guardando una gara reale in tv, così come non sono mancate le note tecniche per fare un po' più di chiarezza su come funzionano determinati meccanismi per coloro che sono meno pratici del tema. L'unica cosa ad avermi lasciata un po' perplessa è stata l'idea di Victor di passare da atleta ad allenatore così di punto in bianco ^^" Oddio, non che sia impossibile, però immagino ci siano dei passaggi intermedi da fare, invece da come tutta la faccenda veniva dipinta, sembrava sul serio un semplice capriccio, proprio come sosteneva Yakov, ma va beh, trattandosi di un'opera di finzione e di intrattenimento non ci ho pensato troppo
    Altro aspetto sicuramente da premiare è il ventaglio di personaggi assolutamente variegato, complice del fatto che si sta parlando di pattinaggio di livello internazionale. Questa non è la classica storia scolastica di un gruppo di ragazzi che vogliono avere successo col loro club, ma si presenta come più vicina al genere seinen, quindi con personaggi più adulti e fra di loro troviamo atleti provenienti da diverse nazioni, ciascuno con la propria personalità e il proprio stile.
    Ecco, da qui in poi cominceranno i punti deboli, primo fra tutti la caratterizzazione decisamente superficiale di ogni singolo elemento, tanto è vero che alcuni aspetti che dovrebbero sottolineare la diversa provenienza dei personaggi, sembrano quasi più una caricatura un po' pastrocchiata. Lo sesso Victor ha dei modi di fare che sembrano cozzare un po' con l'immagine classica del personaggio russo e che più volte invece sembrano strizzare l'occhio al classico stereotipo italiano molto più conosciuto nelle opere giapponesi, caratterizzato da modi di fare molto espansivi, eccessivo contatto fisico, sfacciataggine, un non so che di stravagante e l'aria da dongiovanni. Oddio, non che affidarsi agli stereotipi codificati sia sempre un bene, ma diciamo che all'interno di una commedia se non altro, riescono a tratteggiare almeno parte del personaggio e a renderlo facilmente riconoscibile, quindi magari in questo caso, ci stava. Forse l'idea degli autori era invece quella di ribaltare proprio questi stereotipi, scegliendo di non finirci con entrambi i piedi, ma dato che la caratterizzazione è così superficiale, tutto sembra fin troppo astratto, come se avessero messo troppa carne al fuoco per una serie di soli 12 episodi.
    E' forse proprio per questo motivo (la lunghezza dell'opera) che alla fine gli aspetti più personali dei singoli "attori" non trovano un vero e proprio spazio in cui emergere. La stessa relazione fra Yuri e Victor che vediamo sbandierata in maniera plateale, in realtà segue delle dinamiche piuttosto dubbie, in cui tutto avviene troppo repentinamente, senza darci il tempo di capire che cosa stia accadendo.
    Insomma, è venuto fuori un bel minestrone. Il potenziale c'era, ma ahimè a mio avviso non è stato sfruttato a dovere e in questo caso, trattandosi di un'opera originale, non possiamo nemmeno parlare dei classici "tagli" tipici di un adattamento, è proprio l'intera opera ad essere stata concepita in maniera troppo grossolana e il fatto che alla fine non ci siano stati i presupposti per una possibile seconda stagione, la dice lunga.
    Dunque i casi sono due: o un'anima pia ne tirerà fuori una versione nuova manga/light novel/reboot per renderle il lustro che merita oppure sarà da considerarsi un triste mezzo flop, nonostante esistano molte persone che l'hanno adorata.
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