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Titolo: D'un tratto nel folto del bosco
Autore: Amos Oz
Genere: mistero/narrativa
Ambientazione: un villaggio immaginario
Tempo: non specificato
Pagine: 114
Casa Editrice: La Feltrinelli
Titolo originale: Suddenly in the depth of the forest a fairytale
Esiste un piccolo villaggio sperduto e e isolato dal resto del mondo in cui non vivono animali di alcun tipo. Né domestici, né selvatici, né migratori di passaggio, né insetti di alcun tipo, nessuno. I bambini pensano che gli animali dunque non esistano, che siano solo frutto della fantasia, perché è quello che gli adulti hanno spinto loro a credere e se si fanno troppe domande in merito, si viene rimproverati.
Eppure una spiegazione logica ci deve essere, è quello di cui sono convinti Maya e Mati, così un giorno si fanno coraggio e partono verso il bosco, il territorio proibito alla ricerca di risposte, sfidando non solo le raccomandazione dei grandi, ma anche il mito del terribile Nehi, il demone della montagna. Ma qual è la verità dietro tutto ciò? I due bambini non vedono l'ora di scoprirla.
Avete presente quando leggete la sinossi di un libro che vi pare interessante e vi fate un'idea di che tipo di racconto stiate per leggere e invece poi la storia va da tutt'altra parte? Ebbene, questo è uno di quei casi, anzitutto perché non ricordavo neppure di aver messo questo titolo nella mia lista di libri da leggere e in secondo luogo perché di fatto, quello che potrebbe apparire come un thriller o un racconto del mistero, alla fine prende una piega totalmente inaspettata.
Questo romanzo di Amos Oz lo si potrebbe quasi vedere come una versione un po' più cupa di Hansel e Gretel. Anche qui infatti abbiamo una coppia di bambini che si addentrano in un bosco, anche se le motivazioni sono differenti e al posto di una strega mangia.-bambini in una casetta di marzapane troveranno qualcosa d'altro, ma altrettanto sorprendente e fuori dall'ordinario.
Non cercate di capire cosa state leggendo, lasciate perdere le spiegazioni logiche, non è niente di questo tipo. Immaginate piuttosto questo libro come un racconto da leggere in una fredda notte autunnale sotto le coperte alla luce di una lampada, perché di fatto l'atmosfera che si respira fra le pagine è esattamente quella di una fiaba, un sogno ad occhi aperti, l'avventura immaginata da due bambini mentre giocano assieme un caldo pomeriggio d'estate che poi, per non essere dimenticata, tanto era bella, è stata trascritta su carta.
Ma essendo di fatto così simile a una fantasia, non aspettatevi nemmeno che abbia un finale ben definito, quello spetterà a voi immaginarlo, mentre di tutto quanto ricorderete solo l'insegnamento più importante: mai prendere in giro gli altri per essere diversi da noi.
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