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  1. The Girl that I like forgot her glasses

     
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    Genere: Commedia/Sentimentale/Slice of Life
    Autore: Koume Fujichika
    Cosa trovo su di esso:
    - un manga composto da 11 volumi (attualmente in corso)
    - una serie anime di 13 episodi
    -Rating: BIANCO
    -Altri nomi con cui è conosciuta l'opera: Suki na Ko ga Megane o Wasureta (titolo originale)
    Nationality: Japan


    Trama
    Kaede Kouma è uno studente delle scuole medie che ha un debole per la sua compagna di classe Ai Mie la quale ha la tendenza a dimenticarsi spesso a casa gli occhiali, nonostante di fatto senza non ci veda affatto. Col desiderio di aiutarla, il ragazzo finirà per diventare involontariamente il suo assistente in tutto e questo permetterà loro di avvicinarsi parecchio, anche molto di più di quanto Kouma si fosse mai sognato inizialmente.

    Personaggi Principali

    Kaede Kouma: è il protagonista della vicenda, uno studente delle scuole medie che ha un debole per la sua compagna di banco Ai Mie. E' un ragazzo molto gentile e altruista ma allo stesso tempo terribilmente timido, perciò quando si ritroverà a dover aiutare Mie che continua a dimenticarsi gli occhiali senza i quali non vede nulla, per lui comincerà una sorta di sogno ad occhi aperti.

    Ai Mie: è la compagna di banco di Kouma. Tende a dimenticarsi spesso gli occhiali o addirittura a romperli, ma senza di essi non vede assolutamente nulla e questo la porta spesso ad essere in difficoltà a scuola. Kouma finirà per aiutarla e dunque i due legheranno parecchio. Al di là della sua sbadataggine, è comunque una ragazza carina sia nell'aspetto che nei modi.

    Ren Azuma: è un compagno di classe di Kouma e Mie. E' molto popolare fra le ragazze perché è di bell'aspetto, oltre che assolutamente gentile con tutti, cosa che spesso innervosirà Kouma, temendo che possa attirare l'interesse di Mie.


    manga: non letto
    anime: visto
    voto: 8/10
    Questo è sicuramente uno di quegli anime scolastici slice of life caratterizzati da una storyline piuttosto semplice, senza pretese e che segue uno sviluppo particolarmente lento. Mi ha però colpito il fatto che nonostante questo, non casca troppo nei classici stereotipi di uno shoujo, che finiscono poi per somigliarsi tutti, ma riesce ad essere originale a modo suo. Sicuramente uno dei motivi è dovuto al fatto che il fulcro di tutta la storia ruota attorno alla questione degli occhiali e alle difficoltà che può avere una persona a fare determinate cose senza, dunque riesce a presentare degli scenari che non sono esattamente ordinari.
    Un'altra cosa che sicuramente attirerà l'attenzione è l'aspetto grafico e le animazioni che sicuramente sono state fatte con un metodo inusuale per un anime, come se fossero delle riprese dal point of view del protagonista e che dunque assumono una certa tridimensionalità per poi essere alternate da degli zoom-out che inquadrano l'ambiente scolastico in una maniera decisamente scenografica, in cui ci ritroviamo a sorprenderci dell'accuratezza anche dei dettagli più piccoli, come una sorta di immersione in una realtà aumentata.
    Per il resto in realtà non c'è molto da dire in più ^^" E' un anime divertente e leggero, assolutamente piacevole da guardare, per nulla impegnativo ma non per questo noioso.
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