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Titolo: Quando c'era Marine Autore: Joan G. Robinson Genere: narrativa Ambientazione: Little Overton (è un villaggio inventato), Norfolk, UK Tempo: Anni '60 Pagine: 224 Casa Editrice: Kappalab Titolo originale: When Marine Was There
Il racconto comincia narrando di Anna, una giovane ragazzina che sta per partire in viaggio per raggiungere un villaggio nel nord dell'Inghilterra, per raggiungere una coppia di coniugi amici della sua madre adottiva, dove vi resterà ospite per un certo periodo di tempo, su indicazione del medico, che ha pensato che alla bambina potesse far bene cambiare aria, anche se non ha un vero e proprio malessere definito. Anna infatti è piuttosto introversa e fatica a socializzare con gli altri bambini, inoltre non sembra andare un granché d'accordo nemmeno con la sua famiglia adottiva. I primi giorni passano in maniera discretamente tranquilla, ma quando Anna farà la conoscenza di Marnie, una misteriosa ragazzina che sembra vivere in una grande casa sulla palude, nonostante tutti dicano che sia disabitata da parecchio, il suo periodo a Little Overton comincerà a prendere delle nuove sfumature, sempre più incredibili e sorprendenti, che le permetteranno di imparare tante cose su se stessa, anche cose che non immagina minimamente.
Dato che il film di Miyazaki mi era piaciuto così tanto, non vedevo davvero l'ora di leggere il romanzo da cui è stato tratto. Devo dire che per 3/4 della sua lunghezza, le due storie sono pressoché simili e non ci sono variazioni particolarmente significative, escluso il fatto che chiaramente il film Ghibli è ambientato in un luogo molto simile a quello narrato del romanzo, ma situato in Giappone, come si deduce da una serie di elementi, come se appunto fosse stato adattato a un certo tipo di pubblico, dunque non mi sentirei di dilungarmi nemmeno eccessivamente nella recensione, visto che tante cose le ho già dette nell'altro topic. L'unica cosa che tengo a sottolineare, è che un cambiamento molto più radicale è avvenuto sul finire della storia, nel modo in cui Anna scopre di più sul passato di Marnie. Nel romanzo quella parte è molto più articolata e complessa e prevede la comparsa di molti altri personaggi che nel film non ci sono, ma per il resto rimane piuttosto fedele. Diciamo che l'adattamento cinematografico ha comunque proposto una versione molto valida e laddove le parole da sole non potevano bastare, hanno funzionato molto le immagini, soprattutto per quanto riguarda flashback e suggestioni, che in uno scritto risultano più difficile da rendere credibili. Se il film vi è piaciuto, vi consiglio vivamente anche il romanzo, perché lo adorerete Fra l'altro, visto il tipo di ambientazione, è una perfetta storia estiva
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